Al rifugio Valdaione da Campolaro di Bienno
Continuano le nostre avventure sulle montagne camune. La metà della nostra ultima escursione è stato il RIFUGIO VALDAIONE a Bienno. La passeggiata non è difficile, a parte un tratto più impegnativo nel bosco ed è di circa di 2 ore con un dislivello di 200 mt. Vi sconsiglio di affrontarla senza scarpe tecniche, scarponcini o con bambini non abituati alla montagna. Detto questo, Nicolò, 4 anni a settembre, è arrivato al rifugio con molto entusiasmo.
Dalla statale 42 della Vallecamonica uscite all’indicazione ESINE-BIENNO. Arrivati a Bienno seguite per il passo crocedomini. Dovrete arrivate alla località CAMPOLARO. Da qui, superate le case della frazione, continuate su strada sterrata ma percorribile in auto. Passate il ponte di Fontanazzo e dopo 600/700 mt avrete un parcheggio sulla destra con una bacheca all’entrata.
Prendete la strada principale e dopo poco troverete la MALGA COGOLO sulla vostra destra.
Troverete dei cartelli con le indicazioni per la MALGA TRAVAGNOLO seguitele scendendo leggermente. Arrivati alla Malga dirigetevi verso il grosso traliccio sulla sinistra.
Qui ci saranno le indicazioni per il RIFUGIO VALDAIONE seguendo a sinistra.
Proseguite in leggera discesa fino a quando non arriverete ad un bivio: l’indicazione verso sinistra indica “ValdaJone pedoni”.
Seguite questa indicazione. In realtà la strada sulla destra è quella di accesso con le auto (munite di permesso) al rifugio, ma è sconsigliato farla a piedi perché ha più dislivello ed è appunto tutta su mulattiera. Proseguite seguendo l’indicazioni alternando tratti sterrati a tratti asfaltati. Dopo poco, affiancando un torrente, arriverete ad un ponte.
Attraversatelo e poco dopo vi troverete davanti a dei cartelli.Qui dovrete prendere il sentiero che stacca nel bosco con l’indicazione VALDAJONE.
Da questo momento affronterete il tratto più impegnativo dell’escursione, che dapprima sale nel bosco e poi prosegue in linea su un sentiero molto stretto alternando salita e discesa.
Alla fine di questo lungo sentiero, usciti dal bosco, vi troverete in un prato stupendo con un paio di casette.
Attraversate il ponte sul torrente che vedrete appena sotto.
Proseguite tenendo la destra e poco dopo troverete la MALGA VALDAJONE dove vi consiglio fortemente, al ritorno, di fermarmi per acquistare del burro e del formaggio favolosi!
Superate la malga ed arrivate ad una strada asfaltata che sale verso sinistra e indica il RIFUGIO VALDAIONE. Questo tratto è in salita con una pendenza dura ma vi assicuro che è l’ultimo sforzo da fare!
Proseguite seguendo la strada e incomincerete a vedere il RIFUGIO in alto a sinistra fino ad arrivarci.
Il RIFUGIO VALDAJONE era una vecchia colonia che è stata poi ristrutturata e reso rifugio dagli ALPINI DI BIENNO che lo hanno affidato al CAI che l’ha dato, a sua volta, in gestione. Giovanna lo gestisce da 6 anni con l’aiuto del marito Gigi. Il rifugio ha 20/25 posti a sedere interni più parecchi tavoli esterni coperti da un tendone. Ha anche 18 posti letto divisi in camerate. Noi ci siamo goduti l’ampia zona esterna del rifugio perfettamente curata dove Nicolò ha potuto tranquillamente giocare con MAYA la simpaticissima cagnolona del rifugio.
Vicino al rifugio è presente anche una deliziosa chiesetta.
La cucina del RIFUGIO usa ovviamente i prodotti della malga vicina ed io non mi sono fatta assolutamente mancare i CASONCELLI con burro di malga, cavallo di battaglia di Giovanna, ed il FORMAGGIO FUSO.
I gestori mi hanno raccontato che tutti gli anni (purtroppo non quest’anno causa COVID) a fine luglio c’è la FESTA DI VALDAJONE a cura degli ALPINI che è molto bella, assolutamente da segnarsi per l’anno prossimo! Finito il pranzo ci siamo goduti il sole ed i buonissimi digestivi di Giovanna e ci siamo incamminati sulla via del ritorno.
L’apertura del rifugio è di solito da giugno fino a metà settembre. Troverete altre notizie sul RIFUGIO VALDAJONE qui. Vi consiglio sempre di prenotare.
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