Blogtour in Alta Valtaro
Se ci penso bene ormai sono quasi 10 anni che frequento abitualmente l’Alta Valtaro. Sono sincera ho iniziato a venirci solo ed esclusivamente per i funghi perché Borgotaro, tra i bresciani fungaioli come me, è davvero molto famoso. Anno dopo anno però, ho scoperto un territorio che mi ha conquistato e se prima era la “toccata e fuga” del sabato poi ha iniziato a essere il weekend sugli appennini. Quando Elisa dell’ente turistico mi ha contattato per propormi questo blogtour sono stata entusiasta di poter conoscere di più e far conoscere ad altri questa terra magica. Il nostro tour parte da BORGO VAL DI TARO o Borgo taro il centro più importante, anche storicamente, dell’Alta Valtaro. Non mi dilungherò su cenni storici, che potete ampiamente leggervi sulla guida che trovate nell’ufficio turistico in Piazza Manara, ma mi concentrerò come sempre sul CIBO che è quello di cui so parlare meglio e sulle attività che potrete fare nel bosco durante il vostro soggiorno. Se siete degli appassionati di cibo come me a Borgotaro potete scoprire delle specialità culinarie che non dimenticherete così facilmente.
Premetto che arrivata da BORGO IN TAVOLA sono stata 10 minuti ad ammirare la vetrina (che la proprietaria allestisce e smonta tutti i santi giorni), qui si possono trovare TUTTI i prodotti tipici del territorio ma, come ti ricorda bene la scritta sulla vetrina, non assaggiare la TORTA D’ERBE pluripremiata sarebbe davvero un sacrilegio!
E così il primo morso di questo blogtour sa di erbette e di parmigiano avvolte in una sfoglia di pasta matta super sottile! Mi può mancare il dolce? Assolutamente NO e qui a BORGO VAL DI TARO ce n’è uno speciale l’AMOR! La storia di questo dolce è davvero particolare: nel XIX secolo infatti dei gruppi di droghieri svizzeri provenienti dall’Engadina emigrarono in Italia tra questi Maurizio Steckly che s’insedio proprio a Borgotaro dove aprì la sua pasticceria ancora esistente.
Tra i suoi dolci più apprezzati appunto c’è l’AMOR composto da 2 cialde di wafer (che Loacker produce espressamente per questo dolce) che abbracciano un ripieno di crema avvolto dalla granella di nocciole. Questo dolce tipico è davvero tra i più buoni che abbia mai mangiato e soprattutto ATTENZIONE perché dopo averlo conosciuto potreste volerlo mangiare ad oltranza!
Il nostro viaggio nei sapori dell’ Alta Valtaro prosegue dalla Franca nel negozio LE BONTA’ DI CAMISA dove assaggio un’altra prelibatezza la PATTONA una torta in bilico tra il dolce e il salato composta da una base di pasta fatta con la farina di castagne e uno strato di crema di ricotta. Anche in questa bottega potete davvero farci la spesa e trovare ogni prodotto del territorio, Nicolò si è spazzolato in tempo zero un panino con dell’ottimo salame che Franca molto gentilmente ha preparato per lui.
Il nostro shopping in centro termina alla BOTTEGA DEL FUNGO perché dai, non si può venire a Borgotaro e non acquistare il famosissimo FUNGO DI BORGOTARO IGP. Bè qui andate sul sicuro perché i prodotti in vendita vengono quasi tutti dal loro laboratorio interno, funghi secchi, funghi sott’olio, creme, sughi, ogni sorta di prodotto base fungo e tanti altri prodotti del territorio molto particolari.
Pronti via partiamo alla volta del BIRRIFICIO AGRICOLO TURRIS poco distante dal centro del paese. Chiara e Davide sono i fondatori di TURRIS BIRRA, partendo dall’azienda agricola di famiglia dove han introdotto la coltivazione dell’orzo da birra. La visita al birrificio è davvero molto interessante ed è la prima volta che mi viene spiegato così accuratamente il processo completo, mentre Chiara ci spiega nei dettagli tutti i passaggi , Davide è intento alla “cotta” nella caldaia.
Di questo birrificio adoro il progetto, le ambizioni e le birre davvero particolati come la REGINA DEL BOSCO una birra di stile Ale dove vengono inserite castagne essiccate a fuoco di legno di castagno per 40 giorni nel tradizionale essiccatoio tipico di queste parti.
La castagna non è così utilizzata come aromatizzante, bensì come ingrediente base che va a sostituire il malto. Risultato una birra molto piacevole con caratteristiche note affumicate perfetta da gustare come aperitivo o con piatti delicati. Starei al birrificio tutto il giorno a parlare con Chiara di birra ma dobbiamo andare, ci aspettano per pranzo alla VECCHIA COMPIANO nel bellissimo borgo di Compiano.
Arrivati alla VECCHIA, come la chiamano da queste parti, Michela la proprietaria ci accoglie con un grande sorriso e ci fa accomodare nei tavoli all’esterno. Il ristorante e wine bar, che da poco, Michela ed il marito hanno preso in gestione e riaperto dopo essere stato chiuso per 9 anni si trova nella piazza di uno dei borghi più belli d’Italia.
I tavoli all’esterno vantano una vista incredibile sull’Alta Valtaro ma anche la parte interna non è da meno con una graziosa sala con un grande fuoco in cui non vedo l’ora di tornare l’inverno. Menzione d’onore per la cantina sotterranea che è veramente un gioiellino.
I piatti della VECCHIA COMPIANO sfruttano al massimo la materia prima d’eccellenza locale e pur essendo in un periodo di massima carenza fungina Michela mi conquista subito con un bel piatto di FUNGHI FRITTI accompagnati da una pancetta davvero notevole.
Segue un OVETTO CROCCANTE CON FUNGHI GALLETTI che credo mi sognerò spesso e volentieri la notte da qui in poi.
Io ed il mio compagno ci godiamo al massimo il primo piatto di TAGLIOLINI AL TARTUFO LOCALE che apprezziamo tutte le volte che veniamo da queste parti.
Siamo purtroppo troppo pieni per il secondo ma un dolcetto ci sta sempre ed il LATTE IN PIEDI e la MOUSSE AL CIOCCOLATO concludono un pranzo davvero perfetto.
Salutiamo Michela e tutto lo staff e continuiamo il nostro TOUR.
Arriviamo a Strela frazione di Compiano dove è ubicato l’agriturismo di Mario IL CIELO DI STRELA.
Mario faceva tutt’altro nella vita ma poi, a 40 anni, ha deciso di traferirsi qui e dedicarsi dapprima all’azienda agricola certificata biologica e poi all’attività agrituristica con la costruzione di edifici che rispettano i criteri di bio- architettura. Il cielo di Strela è davvero un gioiellino dove poter estraniarsi completamente dalla vita di tutti i giorni e rilassarsi al massimo. La nostra camera ( ci sono 3 camere) è arredata con buon gusto ed è molto confortevole. Con Mario è stato facile entrare subito in sintonia, è una persona che ha davvero tanta passione per quello che fa e te le fa sentire tutta. Ci cambiamo e andiamo con lui e la Ketty (il suo simpaticissimo lagotto) a fare un giro nei boschi. L’esperienza pensata dall’inizio per il nostro blog-tour sarebbe stata la ricerca e raccolta del tartufo, ma purtroppo, così come lo è stato per i funghi questa stagione è davvero da dimenticare.
La nostra passeggiata e chiacchierata nei boschi si rivela comunque molto divertente interessante anche senza trovare nulla.
Torniamo all’agriturismo e abbiamo giusto un’oretta per rilassarci prima della cena.
La sala dove Mario ci accoglie per la cena è davvero molto ospitale, la cucina è a vista, l’atmosfera più che di un ristorante sembra quella di una cena tra amici con altri due tavoli occupati.
Nella parte superiore dell’edificio invece una sala più grande ospita i gruppi più numerosi.
La cucina di Mario è semplice ma nello stesso tempo di gran gusto e attinge ovviamente i prodotti dall’azienda agricola. Iniziamo la cena con i suoi salumi buonissimi ed un bicchiere di lambrusco.
Segue una polenta con crema di tartufo (quelli che trova la Ketty in tempi migliori) che mi fa sognare.
Il risotto ai funghi non è il solito mangiato mille altre volte ma trova la spinta del brasato di manzo che gli da quella marcia in più.
Per secondo, come in ogni buona cucina di famiglia, arriva una faraona ripiena con patate arrosto che ancora il mio compagno Daniele ricorda con gli occhi a cuore.
Intuiamo dagli ospiti abituali che il dessert è un MUST del Cielo di Strela e capiamo il perché quando Mario entra in sala con un contenitore dove sorge una montagna di gelato che distribuisce ai vari commensali. Questo gelato di base crema è fatto solo con prodotti naturali, nessun addensante ed ha una lunga maturazione in frigo dalle 6 alle 8 ore. Si può scegliere la guarnizione che più piace dagli Smarties alla salsa al cioccolato ai vari liquori.
Un ottimo finale per questa cena già perfetta fino a qui. Che dire di Mario? Una padrone di casa impeccabile che dirige perfettamente la sua brigata ma nello stesso tempo trova il tempo di intrattenere gli ospiti in sala. Il Cielo di Strela è un po’ come lui: un posto con tanta passione dentro. Dopo la grappa al pino mugo fatta rigorosamente dal padrone di casa andiamo a nanna, è stata una lunga giornata!
Il giorno dopo ci alziamo con un tempo che purtroppo non promette bene ed infatti vengo contattata dalla guida che avrebbe dovuto accompagnarci nei boschi che mi dice che l’Arpa ha diramato allerta arancio e per questo è impossibile fare l’escursione. Ricordiamoci che i boschi dell’alta Valtaro sono molto belli ma possono anche diventare molto pericolosi nel caso di brutto tempo. Per questo, se si è neofiti del bosco bisogna SEMPRE appoggiarsi a guide esperte che sapranno portarvi nei posti giusti, sia per la raccolta dei funghi sia per una semplice passeggiata. Cambio di programma che ci porta a ritornare a Compiano, qui visitiamo il castello con Leonardo una guida bravissima che ci racconta la storia dettagliata di questa fortificazione.
Un racconto molto interessante che passa dalla famiglia dei Malaspina ai Landi ai Farnese fino ad arrivare quasi ai giorni nostri con la Marchesa Gambarotta, personaggio davvero eclettico.
Usciti dal castello ,sotto una pioggia scrosciante, ritorniamo a Borgo Val di Taro e consumiamo il nostro ultimo pranzo prima di ritornare a casa al ristorante AL PORTELLO ubicato appena prima dell’entrata al borgo.
Qui ci godiamo ancora dei funghi fritti e degli ottimi tortelli di patate con tartufo, delle tagliatelle al cinghiale, il tutto accompagnato da una buon bicchiere di Malvasia.
Quanto sogneremo di nuovo questi piatti succulenti!
Dopo una breve passeggiata nel borgo deserto è tempo di prendere la via del ritorno.
In questo BLOGTOUR purtroppo, causa maltempo, non si sono potute fare avventure nel bosco che avevamo preventivato. Io conosco quei boschi e avrei voluto farli vivere a chi mi legge tutti i giorni. Poco male, questo è segno che devo tornare! Un grazie di cuore a chi mi ha accolto e fatto conoscere in maniera speciale il suo territorio, all’ufficio turistico che mi ha voluto per raccontarlo. Queste esperienze entrano nel cuore e creano dei ricordi che porterò sempre con me.
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