Val Brandet – Corteno Golgi
Con l’arrivo della bella stagione si ha sempre più voglia di stare all’aria aperta, sopratutto se si hanno bimbi scalpitanti come il mio. Da anni ormai frequentiamo la VALCAMONICA (Brescia) prima di tutto perché non è molto distante da casa e poi perché ci sono passeggiate tranquille che si posso fare appunto anche con bambini. Oggi vi parlo della nostra avventura nella VAL BRANDET in territorio di CORTENO GOLGI. Questo paese delle Valle Camonica è raggiungibile comodamente attraverso la statale 39 dal PASSO DELL’APRICA o se siete bresciani come me da Edolo. Dovrete arrivare in località S. ANTONIO con l’auto e lasciare l’auto nel vasto parcheggio esistente che ricordo essere a pagamento nel periodo estivo (4 euro).
Da lì a piedi si entra nel paesino di S. ANTONIO dove arrivati alla chiesa potrete scegliere se prendere il SENTIERO 129 (lasciando la chiesa alla vostra dx.) seguendo una freccia che indica Val Bandet, che vi porterà al RIFUGIO BRANDET più direttamente in 40 minuti con un dislivello di 190 mt circa, oppure potrete fare come noi e prendere il SENTIERO 124 (a sx della chiesa) e arriverete al RIFUGIO BRANDET tramite un giro più panoramico più lungo e con un dislivello leggermente maggiore. Noi abbiamo scelto l’opzione un po’ più lunga perché ci piace molto camminare e siamo abbastanza allenati, ma abbiamo fatto l’altro sentiero al ritorno e posso dire che anche quello è molto piacevole poiché costeggia il torrente Brandet. Se lo fate all’andate ha solo una prima salita che tira un po’ ma poi risulta fattibile per tutti. Prendendo il SENTIERO 124 dopo un primo tratto scoperto vi troverete in un bosco ed avrete il TORRENTE CAMPOVECCHIO alla vostra destra, proseguendo la vostra passeggiata arriverete ad una baita che dovrete tenere sulla vostra dx e vedrete così l’indicazione per il segnavia 22.
Proseguendo il sentiero arriverete in poco tempo su di un ponte coperto molto bello fatto di tronchi, se siete stanchi potete tranquillamente riposarvi un attimo sulle panchine posizionate sul ponte e rilassarvi col rumore del torrente.
Riprendete la vostra passeggiata e poco dopo arriverete ad un insieme di case molto carine e ben tenute,
superato il borghetto, sulla sinistra vedrete un altro ponte simile al precedente; se proseguire dritti arriverete in pochissimi minuti al RIFUGIO ALPINI CAMPOVECCHIO. Noi non ci siamo stati, ma la prossima volta non mancheremo sicuramente di arrivarci, abbiamo quindi attraversato il ponte e imboccato una comoda mulattiera sterrata in un bosco.
Proseguite sempre dritti, in leggera salita, ignorando la stradina che ad un certo punto vi troverete davanti. Uscite dal bosco e continuate a camminare fino a quando troverete un gruppo di 3/4 case sulla sx. poco dopo, raggiungiamo una stanga che chiude l’accesso ai veicoli, ci sono anche una fontana con vasca in pietra, una bacheca con un cartello che parla delle Valli di San Antonio, una panchina di legno e l’indicazione chiara per il rifugio VAL BRANDET che da questo punto raggiungerete dopo circa 800 mt di strada pianeggiante e accompagnati, alla vostra sinistra dal torrente Brandet.
Continuate ancora per una decina di minuti in piano fino a scorgere sulla sx il cartello del rifugio. Siete arrivati al RIFUGIO BRANDET.
Che dire di questo rifugio? Posizione fantastica, gestori gentilissimi, cibo delizioso! Sapete che sono molto empatica e la storia di Piero e Laura mi ha colpito molto. Dopo poco tempo che si frequenta questo rifugio ci si sente parte di questa grande famiglia.
Il rifugio è davvero carino, è stata messa all’esterno anche una PANCHINA GIGANTE di quelle che van tanto di moda adesso.
Piero in cucina se la cava egregiamente e mi sono gustata i miei gnocchi all’ortica con burro versato e la polenta ripiena di formaggio di malga. Vista la splendida giornata abbiamo mangiato all’aperto vicino ad una fontanella di legno, dove Nicolò si è divertito a giocare. Attenzione particolare dei gestori verso i bambini, infatti si trovano svariati giochi messi a disposizione per il loro divertimento e a tavola il posto per Nicolò era apparecchiato con piatto, posate e bicchiere appositi.
Certi dettagli fan la differenza! All’interno il rifugio è molto accogliente e ci piacerebbe molto rimanere a dormire la prossima volta.
Al piano superiore infatti la Malga Brandet ha dei posti letti molto carini ( credo al max 20) sistemati in soluzioni diverse. Dopo aver mangiato benissimo ed aver assaggiato una buona grappa ci siamo incamminati sul sentiero più corto che non avevamo fatto all’andata e dopo poco eravamo al parcheggio. Al rifugio, soprattutto in questo periodo, è necessaria la prenotazione, trovate i numeri di telefono e altre informazioni inerenti al RIFUGIO VAL BRANDET QUI.
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